<Messa a Santa Marta - Il primo amore>오늘아침 교황님의 무서운 말씀;기억상실증으로 初心을 잃으면, 무덤 속의 구더기와 무엇이 다르랴?
천주님의 교회가 기억상실증으로 초심을 잃으면, 무덤 속의 구더기같은 버러지와 다를것이 무엇이랴?
우리 로마 교회는 천주님의 말씀이 강생하사 사람이 되신 주님을 처음 뵙고 그 말씀에 접하던 초대 예루살렘 교회에 대한 기억을 잃지 말자.
우리 오늘의 우리 한국교회도 천진암 성지에서, 이벽성조와 한국교회 신앙의 첫 1세대 양반출신 신앙의 선조들에 대한 기억상실증에 걸리면, 미래역시 잃게 되지 않을까!
-Msgr. Byon-
Pope Francis: Christians' two parameters: memory and hope
2015-01-30 Vatican Radio
(Vatican Radio) Pope Francis warned that lukewarm Christians who’ve lost the memory and enthusiasm of their first encounter with Christ are in grave danger of letting the devil into their homes. Christians, he explained, must always retain that memory of their first meeting with Christ and their hope in Him to help them go forward with the courage of their faith. The Pope’s words came at his morning Mass on Friday (January 30th) celebrated at the Santa Marta residence.
Taking the inspiration for his reflections from the Letter to the Hebrews, Pope Francis said somebody who no longer remembers his or her first meeting with Jesus is an empty and spiritually inert person, as only lukewarm people can be. The day of that first encounter with Christ, he stressed, must never be forgotten.
Lukewarm Christians in grave danger
“Our memory is so important for recalling the grace received because if we chase away that enthusiasm which comes from the memory of that first love, this enthusiasm coming from that first love, then a huge danger arrives for Christians: a lukewarm (faith). Lukewarm Christians. They’re there, immobile and yes, they’re Christians, but they’ve lost the memory of that first love. And they’ve also lost their enthusiasm. In addition, they’ve lost their patience, to tolerate life’s problems with the spirit of Jesus’ love, to tolerate, and to bear on their shoulders the difficulties…. Lukewarm Christians, poor things, they’re in grave danger.”
Pope Francis said when he thinks about lukewarm Christians he is struck by two distasteful images, the one described by Peter who talks of the dog that returns to its own vomit and the other described by Jesus of people who chase away the devil and decide to follow the gospel but when the devil later returns with reinforcements they open their doors of their house to him. The Pope said this is like returning to the vomit of that evil that was earlier rejected and vice-versa.
“A Christian has these two parameters, memory and hope. We must evoke our memory so as not to lose the beautiful experience of that first love which feeds our hope. Many times that hope is in darkness but (a Christian) still goes ahead. He or she believes and goes forward because they know that hope never disappoints us, in finding Jesus. These two parameters are the very frames within which we can safeguard the salvation of the good people which comes from the Lord.”
Memory and hope equal faith
The Pope said this salvation must be protected in order that the tiny mustard seed will grow and bear fruit.
“It’s painful and heart-breaking to see so many Christians - so many Christians! – half-way along the road, so many Christians who’ve failed along this road towards a meeting with Jesus, going away from this encounter with Jesus. This road where they’ve lost the memory of that first love and no longer have any hope.” (from Vatican Radio)
2015-01-30 L’Osservatore Romano
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«Non perdere la memoria del primo amore» — cioè «la gioia del primo incontro con Gesù» — significa alimentare di continuo la speranza. E questi «due parametri», memoria e speranza, sono l’unica «cornice» in cui il cristiano può vivere «la salvezza, che è sempre dono di Dio», senza cadere nella tentazione della «tiepidezza», propria di chi ha perduto con la memoria anche speranza ed entusiasmo. È dunque un invito a non restare «a metà strada» quello formulato da Francesco nella messa celebrata venerdì mattina, 30 gennaio, nella cappella della Casa Santa Marta.
«La salvezza dei giusti viene dal Signore»: il verso del salmo 36 ricorda, ha fatto notare il Papa, la verità che «la salvezza è un dono che ci dà il Signore»: non si compra né si può ottenere con lo studio, perché è sempre «un dono, un regalo». Ma la vera domanda, a questo punto, è: «Come custodire questa salvezza? Come fare perché questa salvezza rimanga in noi e dia frutto, come spiega Gesù, come il seme o come il granello di senape?» ha detto il Papa riferendosi al brano liturgico del Vangelo di Marco (4, 26-34).
Proprio nel passo della Lettera agli Ebrei (10, 32-39) «che abbiamo letto e sentito adesso — ha sottolineato — ci sono i criteri per custodire questo dono, questo regalo della salvezza; per permettere che questa salvezza vada avanti e dia i suoi frutti in noi».
Il «primo criterio», ha spiegato il Papa, «è quello della memoria». Si legge infatti nel testo: «Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo». Sono quelli «i giorni del primo amore», come dicono i profeti: è «il giorno dell’incontro con Gesù». Perché, ha rimarcato Francesco, «quando abbiamo incontrato Gesù» — o meglio, ha precisato, quando «lui si è lasciato incontrare da noi, perché è lui che fa tutto» — «è stata una gioia grande, una voglia di fare cose grandi», come spiega appunto lo stesso autore della lettera. Dunque il primo criterio per custodire il dono della salvezza è «non perdere la memoria di quei primi giorni» segnati da «un certo entusiasmo»: soprattutto «non perdere la memoria» del «primo amore».
L’autore della Lettera agli Ebrei poi «va avanti», facendo presente che quella «gioia vi ha lasciato sopportare tutto», a tal punto che «tutto sembrava poco nei primi tempi, e si andava avanti con entusiasmo». Proseguendo ancora, «ci esorta a non abbandonare quel coraggio — dice “questa franchezza” — quella parresìa di quei primi tempi». È infatti proprio il «primo amore» che «ha fatto crescere in noi quel coraggio, quel “ma, andiamo avanti!”, quell’entusiasmo».
L’invito, perciò, è a «non abbandonare la franchezza». Di più: «abbandonare» non è neppure «la parola è giusta», ha fatto notare Francesco, notando che se «noi andiamo al testo originale» troviamo un’espressione molto forte: «Non cacciate via, non sprecate, non rifiutate la franchezza». È proprio «come un rifiuto: non cacciare via questa franchezza, questo coraggio, il coraggio dei primi tempi».
«Per questo la memoria è tanto importante per ricordare la grazia ricevuta» ha rimarcato il Papa. Di fatti «se noi cacciamo via questo entusiasmo che viene dalla memoria del primo amore, questo entusiasmo che viene dal primo amore, viene quel pericolo tanto grande per i cristiani: il tepore». E «i cristiani tiepidi stanno lì, fermi; e sì, sono cristiani, ma hanno perso la memoria del primo amore, hanno perso l’entusiasmo». In più «i cristiani tiepidi hanno anche perso la pazienza, quel “tollerare” le cose della vita con lo spirito dell’amore di Gesù; quel “tollerare”, quel “portare sulle spalle” le difficoltà». Ecco perché, ha commentato il vescovo di Roma, «i cristiani tiepidi, poverini, sono in grave pericolo».
A questo proposito, ha suggerito Francesco, «ci sono due immagini che mi colpiscono tanto» e che valgono a mettere in guardia ciascuno: «Ma tu sei tiepido, ma stai attento!». San Pietro, nella sua seconda Lettera, usa «l’immagine del cane che torna al suo vomito». Ed «è brutta questa immagine» — ha riconosciuto il Papa — però rappresenta bene «un cristiano tiepido» che «torna oltre il primo amore, come se quell’amore non fosse mai stato».
«La seconda immagine, anch’essa brutta — ha avvertito — è quella che Gesù dice della persona che vuole seguirlo, e lo segue, e poi ha cacciato via il demonio». Questo demonio, uscito dall’uomo, «va per il deserto» con il proposito di tornare «da quell’uomo, da quella donna» da cui era uscito. E quando «torna, trova la casa tutta in ordine, pulita, bella». Così «si arrabbia, va, cerca sette demoni peggiori di lui e torna» per prendere «possesso di quella casa». E così facendo «non ferisce la persona», perché si tratta di «demoni “educati”: bussano anche alla porta per entrare, ma entrano». Capita lo stesso a «un cristiano tiepido», che «non sa chi è che bussa alla porta e la apre», dicendo pure «avanti!». Ma Gesù dice che in conclusione «la fine di quell’anima» è persino «peggiore di prima».
«Queste due immagini del tepore del cristiano ci fanno pensare» ha confidato il Pontefice. Per questo non bisogna mai «dimenticare il primo amore»; anzi, occorre sempre «richiamare alla memoria quel primo amore». Perciò alla domanda «come vado avanti?», la risposta è: «con la speranza». È quello che la Lettera agli Ebrei dice a ogni cristiano: «Ancora un poco, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà».
Ecco allora «i due parametri» a disposizione del cristiano: «la memoria e la speranza». Si tratta, in fin dei conti, di «richiamare la memoria per non perdere quella esperienza tanto bella del primo amore che alimenta la speranza». Tante volte, ha ammesso il Papa, «è buia la speranza» ma il cristiano «va avanti: crede, va, perché sa che la speranza non delude, per trovare Gesù».
«Questi due parametri — ha proseguito ancora — sono proprio la cornice nella quale possiamo custodire questa salvezza dei giusti che viene dal Signore, questo regalo che ci fa il Signore». Bisogna «custodire questa salvezza perché il piccolo grano di senape cresca e dia il suo frutto». Invece, ha insistito Francesco, «danno pena, fanno male al cuore tanti cristiani — tanti cristiani! — a metà cammino, tanti cristiani falliti in questa strada verso l’incontro con Gesù». E pur «partendo dall’incontro con Gesù», nel mezzo della strada «hanno perso la memoria del primo amore e non hanno la speranza: sono lì...».
Al Signore il Papa ha chiesto «la grazia di custodire il regalo, il dono della salvezza»: un dono che ogni cristiano deve custodire «in questo cammino che sempre richiama la memoria e la speranza». Ma, ha concluso, «solo lui può darci questa grazia: che lui ci invii lo Spirito Santo per camminare su questa strada».
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내용 |
어제 리비아 일부 지역에서만 40여명에 불을 질러 태워죽이고, 70여명 화상과 총상, 등 ! 연일 끔찍한 살상을 자행하고 있는 이슬람 폭력군들이 교황성하 말씀을 듣고, 무죄한 집단 살상을 멈추도록 기도합시다!
이러다가는 제3차 世界大戰으로 확대될까 걱정입니다!
중동 이슬람 精神과 극동 無神論 思想이 제3차 世界大戰을 유발하지 못하도록,기도합시다,,!
[,,,Libia ancora nel caos: un triplice attentato nell’est del Paese, rivendicato dall’Is, ha provocato almeno 40 morti e 70 feriti. Intanto, lo Stato islamico ha ultimato la conquista di Sirte, imponendo dalle 20 ora locale il coprifuoco totale. Stati Uniti, Ue ed Egitto d'accordo sulla medizione politica. Il servizio di Cecilia Seppia:,,,,!] from Vatican. Va.
모두가 우리들의 죄 때문입니다. 중동 이슬람의 불끄러미가 유롭으로 옮아가는 형세입니다. 현대판 십자군 전쟁으로 확전되지 않도록 기도합시다! 그러나 남의 일이 아닙니다!!강건너 불이 아닙니다! 극동 아시아, 특히 우리나라에서도, 더욱 잔인무도한 전란이 또다시 일어나지 않도록, 우리 모두가 천주 대전에서 우리의 죄를 뉘우치고, 마음을 천주께로 향합시다!
중국의 급성장하는 무력 확대와 일본의 신속한 재무장 ! 북한의 핵무기 개발 실험과 실용단계화의 가속화, 장거리 미사일 실험, 배치, 연일 통치권자의 현장 참관 지도하에 신무기 사용의 맹렬한 군사훈련! 이에 질세라, 한미상호 방위조약에 의한, 연례 군사훈련강화! 대규모 한미 합동 군사훈련!
이런데도 적지 않은 우리 국민들과 지성인들은 정신을 못차리고, 교만과 과욕과 오락과 사치와 유흥과 향락에 젖어서, 천주 대전에 애절한 기도 한마디 바치기를 잊은 채, 허위 날조와 거짖 선전, 선동으로 광난의 무질서한 사회를 가일층 악화시키려고 이전투구하지 않는지?
적지 않은 우리 종교人들과, 일부 언론人들과, 일부 정치人들, 일부 사법人들, 즉, 우리 국민들 중 적지 않은 사람들이 公益을 져버리고 외면하고, 私慾에 눈이 멀어서, 良心과 常識이 사라진, 良識否在 세상을 만들어가는, 실로 狂亂의 시대에, 우리만이라도 겸손한 기도와 희생으로 용감히 순교자들의 발자욱을 따라갑시다.이 광난의 시대에! 이 전란의 세상에 !
Msgr. Byon |
* 천진암 성지 홈페이지는 1999년에 개설된 후, 고약한 핵커들의 공격으로 3차례나 완전 파괴되었었으나, 지난 2012년 2월 말 재 개설하여 보완 개편 후, 2015년 2월 20일 현재, 연 평균 1백만명씩, 총 접속 방문자가 3백만명을 넘었읍니다. 방문자들은 한국어, 영어, 중국어, 순으로 많고, 하루 최대 1만5천여명, 평균 5천여명씩 입니다.국내외 방문자들과 시청자들에게 감사를 드립니다. <총 접속자 통계 : <3005646 명, [월별, 일자별, 시간별통계] 생략.> Msgr. Byon
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